Quando si deve realizzare una superficie metallica sulla quale far scorrere prodotti o manufatti, è necessario che la lamiera venga lavorata in modo da risultare estremamente liscia. Questa condizione è quella che si definisce rugosità minima della superficie metallica. L’unità di misura della rugosità, Ra, si esprime in micron ed è “il valore medio aritmetico degli scostamenti del profilo reale della superficie rispetto alla linea media”.
I settori nei quali viene maggiormente richiesta la minima rugosità per le superfici metalliche lavorate sono quelli farmaceutico e del packaging. Le motivazioni sono di carattere diverso:
- Nel settore farmaceutico, ridurre la rugosità della superficie metallica limita le possibilità che batteri o organismi inquinanti si depositino sul materiale e proliferino in punti difficili da pulire.
- Nel settore del packaging, minore è la rugosità della superficie di metallo e maggiore è la velocità con cui i prodotti confezionati vengono fatti scivolare per smistarli in fase di produzione, ottimizzando i tempi di lavoro e riducendo la possibilità di rompere o graffiare i pack o rovinare gli alimenti stessi, nel caso dei manufatti definiti come materiali e oggetti a contatto con alimenti (MOCA).
In breve, la limitazione della rugosità nelle superfici metalliche è tutt’altro che un vezzo estetico. Ed è quindi fondamentale eseguire al meglio le lavorazioni che rendono liscia la lamiera, oppure si rischieranno problemi anche seri una volta che il manufatto apparentemente levigato verrà utilizzato.
Come assicurarsi di ottenere la minima rugosità
La prima cosa da fare se si vuole essere certi che una superficie metallica possa essere portata alla rugosità minore possibile è scegliere il materiale adeguato.
Non tutte le lamiere, infatti, hanno le caratteristiche tecniche e la composizione chimica adeguata a raggiungere questo risultato, e materiali che non possiedono queste caratteristiche non potranno mai essere portati a un livello di rugosità davvero ridotto. Il supermirror o qualsiasi tipologia di acciaio inossidabile riflettente o semi-riflettente, ad esempio, sono tipologie di acciaio inossidabile di qualità elevatissima. Partendo da materiali di questo tipo è possibile raggiungere risultati di levigatura eccezionali.
Un altro punto essenziale da considerare per ottenere la rugosità minima possibile è la protezione della lamiera da lavorare. Prima ancora di effettuare le operazioni che la renderanno meno rugosa, la lamiera deve essere protetta con delle specifiche pellicole in tutte le fasi di movimentazione o di altre lavorazioni, in modo da limitare al massimo la possibilità di graffiare la superficie. Se è necessario realizzare lavorazioni standard come ad esempio una saldatura TIG, questo fondamentale strato protettivo dev’essere rimosso, in toto o in parte. Per evitare che l’acciaio possa rovinarsi in questa fase, è fondamentale avere un know-how approfondito e delle procedure aziendali ben dettagliate che prevedano l’utilizzo di appositi strumenti in rame e in ottone. La pellicola protettiva in questo caso deve essere rimossa dalla sola area di interesse della lavorazione richiesta.
Quando però si passa alla lavorazione che riduce al minimo la rugosità, cioè l’elettrolucidatura, i manufatti devono essere spogliati interamente dalla protezione plastica. L’elettrolucidatura è un processo elettrochimico che riesce a distruggere e asportare le irregolarità delle superfici, rendendole estremamente lisce e allo stresso tempo migliorando la loro asetticità e la loro resistenza alla corrosione.
Come si misura la rugosità delle superfici metalliche?
Dal momento che i parametri per definire la rugosità di una superficie metallica sono nell’ordine di grandezza dei sottomultipli di millimetro (micron), è necessario avere degli strumenti particolarmente performanti per misurare con precisione quando effettivamente una lamiera sia liscia.
In CIM Laser, ad esempio, abbiamo un rugosimetro certificato, che consente non solo di determinare la rugosità di una specifica parte di lamiera ma anche di misurare la rugosità media dell’intera superficie. In questo modo possiamo essere certi di rispettare i parametri che ci vengono richiesti dai nostri clienti, anche quando sono molto stringenti.
Come funziona questo strumento? Il rugosimetro registra il profilo della superficie lungo una linea di misura e poi rileva il valore di diversi parametri. Ad esempio, uno dei parametri comuni di misura è Ra, espresso in micron, che rappresenta il valore medio degli scostamenti (in valore assoluto) del profilo rispetto alla linea media. Oppure un altro parametro essenziale è Rq, che tiene conto degli scostamenti quadrati dei punti del profilo.
Il nostro rugosimetro FACE TEST 25 è uno strumento palmare di grande versatilità, che può misurare in orizzontale, in verticale, con il tastatore a 90° e a sbalzo, su superfici piane, diametri interni ed esterni oppure montato su stativo.
È dotato di un tastatore standardizzato che viene posto a diretto contatto con la superficie da misurare, oltre che di provino di rugosità e di unità di Traslazione (Traslatore): quest’ultima è una componente motorizzata che muove il tastatore lungo l’asse di misura orizzontale, e tramite questo movimento può acquisire i dati della superficie.
Quando si lavora in un ambito come quello farmaceutico, nel quale è essenziale garantire igiene e sicurezza, oppure nella produzione di beni di consumo, dove la velocità dei processi può essere la chiave del successo aziendale, essere certi di portare al minimo la rugosità delle lamiere utilizzate è fondamentale. Per questo solo affidandosi a un partner in grado non solo di eseguire le lavorazioni di carpenteria metallica di precisione, ma anche di consigliare materiali, trattamenti e applicazioni, è un modo per mettere il proprio lavoro al sicuro.
In CIM Laser ci occupiamo da sessant’anni della lavorazione di manufatti in lamiera per l’impiego in diversi settori, tra cui anche il farmaceutico e l’alimentare. Questo grazie alle nostre competenze, alla nostra attitudine al problem solving e agli elevatissimi standard di precisione che possiamo garantire grazie al nostro esclusivo Protocollo Perfection, un sistema collaudato per risolvere con efficienza e prontezza anche difficoltà apparentemente insormontabili.

Guida l’azienda che suo padre creò tanti anni fa con la medesima fame di conoscenza nel campo della lavorazione dei metalli del suo primo giorno in officina. Il suo percorso con Cimlaser è volto alla soddisfazione delle esigenze del cliente apportando il valore aggiunto che solo anni di esperienza sul campo e un costante aggiornamento di mezzi e competenze possono fornire.